La miglior difesa è la fuga, non sempre però. Quando le lepri percepiscono un pericolo reagiscono stando immobili, accovacciate sul terreno con le orecchie basse sperando di non essere viste, questa è la prima arma di difesa.
Tra le zolle di terreno il mimetismo diventa davvero intenso:
In tale situazione potrebbe essere addirittura possibile avvicinarsi fino a che non scatta la seconda arma di difesa ovvero la fuga:
Durante la corsa può raggiungere i 60-70 km orari ed un andamento a zig zag può ulteriormente depistare il predatore. Se messa alle strette può però difendersi, come si dice, con le unghie e con i denti.
Reporter della natura
Testo e foto di © Davide Zanin