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Alieni tra noi: un docufilm imperdibile sulle specie invasive

2024-11-16 16:08

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Gli alieni sono tra noi e ci stanno invadendo. Con questo incipit, il docufilm prodotto da Gedi Visual, parte del progetto editoriale Green&Blue, ci introduce i

Gli alieni sono tra noi e ci stanno invadendo. Con questo incipit, il docufilm prodotto da Gedi Visual, parte del progetto editoriale Green&Blue, ci introduce in un viaggio straordinario attraverso l’Italia, accessibile online su Repubblica.it, LaStampa.it e sui siti dei quotidiani del Gruppo GEDI.


Ma quello delle specie aliene non è un tema nuovo, ed è proprio questa continuità che dovrebbe farci riflettere. Tra i miei primi articoli pubblicati, tra il 2004 e il 2005, trattavo già la nutria e il gambero rosso della Louisiana. Sono passati vent’anni, eppure il tema delle specie aliene resta attualissimo. Sapete perché? Perché alle specie aliene introdotte in passato se ne aggiungono continuamente di nuove, rendendo questa problematica sempre più allarmante. Ogni tanto, alcune specie aliene attirano più attenzione di altre, generalmente perché i loro effetti sono particolarmente devastanti per l’economia del paese. Si parla di danni in agricoltura, itticoltura e, più in generale, ad ambienti naturali, persone e servizi ecosistemici, il controllo delle alluvioni e il mantenimento della biodiversità. Questi servizi, fondamentali per l’ambiente e per la nostra economia, vengono gravemente compromessi. In Europa, i danni complessivi sono stimati in oltre 10 miliardi di euro all’anno.


Chi sono, dunque, questi alieni che vivono tra noi? E perché destano tanta preoccupazione?
Il termine "alieni" fa effetto, evoca un senso di minaccia, ed è comprensibile che venga usato. Tuttavia, il loro vero nome è "specie alloctone": organismi che si trovano in ambienti dove non si sono evoluti naturalmente, spesso introdotti dall’uomo, sia accidentalmente che intenzionalmente. In Italia, sono oltre 3500 le specie alloctone già documentate, un numero che continua a crescere con circa 200 nuove varietà introdotte ogni anno. Come spiega Piero Genovesi, responsabile Ispra per la conservazione della fauna e uno dei massimi esperti di specie aliene: “Questo fenomeno, strettamente legato alla globalizzazione, è uno dei principali responsabili della perdita di biodiversità e degli impatti economici e sanitari”.


Il docufilm approfondisce gli effetti devastanti delle invasioni biologiche in Italia, analizzando le principali specie alloctone, da quelle introdotte storicamente a quelle più recenti, con un focus particolare su quelle che hanno messo in crisi intere attività economiche, come il granchio blu. Con una durata di circa un’ora, è assolutamente da non perdere.


Numerosi gli esperti e gli intervistati che arricchiscono il racconto, tra cui spicca Barbascura X, noto divulgatore scientifico. Con il suo stile inconfondibile, non manca di lanciare frecciate ironiche, ma estremamente lucide e fondate, che invitano a riflettere sulla gestione di questo complesso fenomeno.


“Non è solo una questione ecologica, ma anche sanitaria ed economica”, sottolinea Piero Genovesi nel docufilm. La zanzara tigre, per esempio, è responsabile della diffusione di virus pericolosi per l’uomo, mentre il gatto domestico, introdotto come animale da compagnia, ha contribuito alla scomparsa di specie locali come passeri e lucertole.


A rendere la situazione ancora più preoccupante, un rapporto dell’ONU ha rivelato un dato allarmante: il 60% delle estinzioni globali avvenute negli ultimi 100 anni è stato causato dall’introduzione di specie aliene.


Alcuni esempi emblematici, tra le specie alloctone invasive trattate:


  • Il granchio blu (Callinectes sapidus), un crostaceo vorace che ha devastato allevamenti di vongole, infliggendo perdite economiche enormi ai pescatori.
  • La cimice asiatica (Halyomorpha halys), un flagello per l’agricoltura, che ha causato danni ingenti, soprattutto alla produzione di pere in Emilia-Romagna.
  • La formica di fuoco (Solenopsis invicta), recentemente segnalata in Sicilia. La sua puntura, estremamente dolorosa, è stata descritta come simile a "un fiammifero spento sotto la pelle".
  • Il gambero killer della Louisiana (Procambarus clarkii), una vecchia conoscenza che ha contribuito all’estinzione del gambero di fiume autoctono e provocato danni irreparabili agli ecosistemi acquatici.
  • La nutria (Myocastor coypus), altro esempio storico, introdotta per la produzione di pellicce, oggi rappresenta una piaga per l’agricoltura e la sicurezza idraulica, scavando gallerie che compromettono gli argini e aumentando il rischio di alluvioni.

Le cause del problema? Il documentario evidenzia come la globalizzazione e i cambiamenti climatici abbiano accelerato il fenomeno delle invasioni biologiche. Navi, aerei e trasporti commerciali facilitano lo spostamento involontario di queste specie in nuovi territori, mentre il riscaldamento globale crea condizioni ideali per il loro insediamento e proliferazione.


Cosa possiamo fare? Piero Genovesi propone un approccio proattivo: “Investire nella prevenzione e nel monitoraggio è essenziale per ridurre i danni e mitigare gli impatti”. Azioni tempestive e mirate possono fare la differenza, impedendo che nuove specie invasive si radichino e compromettano ulteriormente ecosistemi, economie e la salute umana.


è un viaggio straordinario attraverso l’Italia, da Nord a Sud, per raccontare una realtà che non possiamo più ignorare. La lotta contro le specie aliene è una sfida globale, ma le soluzioni esistono: dalla sensibilizzazione all’adozione di metodi di contenimento come la manipolazione genetica o il controllo biologico.


Non perderti il docufilm completo!
Disponibile su Green&Blue, la sezione di Repubblica dedicata alla sostenibilità.



Guarda ora su Repubblica Green&Blue


 



Credits:


© foto di copertina: Gedi Visual


© testo di Davide Zanin





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