Spesso basta fermarsi, osservare e, perché no, spingersi un po’ oltre ciò che sembra banale per scoprire qualcosa di straordinario.
Oggi voglio portarvi con me oltre una siepe per raccontarvi questa storia.
Era metà dicembre. Le piogge incessanti dei giorni precedenti avevano trasformato un grande prato, apparentemente anonimo e marginale, in un ecosistema improvvisato. Un piccolo angolo di biodiversità che, seppur temporaneo, si era animato di vita.
Qui, a pochi passi dalle case e dai rumori del paese, si è manifestata una scena davvero particolare.
I primi opportunisti sono stati gli aironi guardabuoi (Bubulcus ibis), con il loro sguardo spiritato, che passeggiavano instancabili sull’erba umida in cerca di cibo. Non erano soli: poco lontano, gli ibis sacri (Threskiornis aethiopicus), ormai onnipresenti, si muovevano con la loro tipica andatura, aggiungendo ulteriore vita a questo angolo improvvisato di natura.
E poi, al centro della scena, lei: una cicogna (Ciconia ciconia). Una di quelle che, ormai, non migrano più, scegliendo di diventare stanziali, adattandosi ai cambiamenti e trovando nei nostri paesaggi una nuova casa anche in inverno. Elegante, fiera, perfettamente a suo agio in questo microcosmo naturale che sembrava fatto su misura per lei.
Dietro questa siepe, con la mia fotocamera e il mio zoom 200-600 mm, appoggiato a una colonnina di ricarica elettrica, mi sono preso il tempo di osservare e attendere.
Spesso è proprio questo che la natura ci insegna: il valore dell’attesa. Non si tratta solo di "guardare", ma di immergersi in ciò che accade, di lasciarsi sorprendere dal ritmo della vita che continua, anche quando sembra invisibile ai più.
La siepe è stata il mio nascondiglio e il mio punto di osservazione privilegiato. Attraverso l’obiettivo, ho potuto cogliere dettagli che altrimenti sarebbero sfuggiti: la grazia del movimento della cicogna, la sua attenzione mentre si sposta tra le pozze d’acqua, e il contrasto vivido tra la sua figura e lo sfondo.
Cicogna bianca
Cicogna biancaLa natura è ovunque, basta saperla cogliere
C’è qualcosa di incredibile in tutto questo: un prato, un po’ d’acqua, e la vita che esplode.
Questo ecosistema estemporaneo ci insegna una lezione importante: la natura non ha bisogno di spazi immensi o incontaminati per esprimersi. Può accadere ovunque, anche a un passo da casa. Basta cambiare prospettiva, prendersi il tempo di osservare, e ciò che sembrava invisibile si svela davanti ai nostri occhi.
A volte non dobbiamo andare lontano per vivere la meraviglia. Basta fermarsi, osservare e lasciarsi sorprendere.
Alla fine, dopo un po’ di tempo passato dietro l’obiettivo, sono riuscito a catturare scatti che raccontano questa storia meglio di mille parole. Nel finale del video, voglio mostrarvi alcune delle foto che ho scattato: la cicogna, la vera protagonista, l’ibis sacro e l’airone guardabuoi. Immagini che spero possano trasmettere l’emozione che ho provato in quel momento.
Ibis sacro
Airone guardabuoi E non vi dico cosa c’era alle mie spalle, perché questa è un’altra storia. Nel corso del 2025 forse ve la racconterò. Puoi vedere il video completo sul mio profilo Instagram: https://www.instagram.com/p/DFaeO22t9_p/ Testo, foto e video di
© Davide Zanin | Reporter della Natura